Cracking delle password: come funzionano gli attacchi e perché sono ancora così efficaci

Cracking delle password: come funzionano gli attacchi e perché sono ancora così efficaci

Il cracking delle password è una delle tecniche più utilizzate dai criminali informatici per violare account personali e aziendali. Nonostante gli strumenti di sicurezza siano sempre più evoluti, molte compromissioni avvengono ancora grazie a password deboli, prevedibili o riciclate.

Conoscere come funzionano questi attacchi è il primo passo per proteggere davvero le proprie credenziali.

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Il cracking delle password consiste nel tentativo sistematico di indovinare o ricostruire una password attraverso software automatici. Gli attaccanti utilizzano diverse tecniche, tra cui:

  • brute force: provano milioni di combinazioni finché trovano quella corretta;
  • dictionary attack: usano liste di parole comuni, nomi e sequenze frequenti;
  • attacchi basati su leak precedenti: sfruttano password rubate in passato e già note;
  • attacchi con GPU o AI: calcolano combinazioni a velocità molto elevate.

Queste tecniche non richiedono accesso fisico al dispositivo. Basta una password debole o prevedibile per essere violate in pochi secondi.

La ragione è semplice: la maggior parte delle persone continua a usare password troppo semplici o riciclate. Esempi tipici includono nomi propri, date di nascita, sequenze numeriche o la stessa password per più servizi.

Gli attaccanti sfruttano proprio questo comportamento umano. Un’unica password debole può aprire l’accesso a email, social, servizi bancari e strumenti di lavoro. Inoltre, molte password rubate da vecchi data breach vengono riutilizzate dagli utenti, facilitando gli attacchi di credential stuffing.

Il tempo necessario per violare una password varia in base alla sua forza. Alcuni esempi:

  • “123456” → meno di un secondo;
  • “password2024” → pochi secondi;
  • “M4triX2025!” → minuti o ore;
  • una password casuale lunga 16 caratteri generata automaticamente → praticamente impossibile da crackare.

La complessità e l’unicità non sono un’opzione: sono l’unica difesa reale contro il crack delle password.

Difendersi richiede un approccio pratico e costante:

  • utilizzare password uniche e generate automaticamente;
  • non riutilizzare mai la stessa password su più servizi;
  • attivare l’autenticazione MFA su ogni account critico;
  • evitare password salvate in browser o file non protetti;
  • controllare periodicamente se il proprio indirizzo email appare nei data breach.

Sono abitudini semplici che riducono drasticamente la possibilità di compromissione.

Un password manager elimina completamente la necessità di ricordare o inventare password.
Sticky Password genera credenziali lunghe, complesse e uniche per ogni account, rendendo inutile l’attacco di forza bruta.

  • La crittografia AES-256 e zero-knowledge proteggono tutti i dati.
  • L’utente può scegliere tra sincronizzazione cloud o offline.
  • Il QR Code Access riduce il rischio di digitare password su dispositivi a rischio.
  • Il riempimento automatico evita l’inserimento delle password in siti falsi.

Il risultato: anche se un attaccante tenta un cracking password, non trova nulla di sfruttabile.

Il cracking delle password funziona perché le persone continuano a usare credenziali deboli o riciclate. Fortificare le password non è complesso: basta affidarsi a uno strumento che automatizza sicurezza e gestione quotidiana.

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